NEW YORK – Biden non cessa di alimentare la tensione in varie zone dello scacchiere mondiale. Una serie di attacchi aerei è stata sferrata nella notte in Siria dalle forze statunitensi, in risposta ad un attacco con drone nel nordest, attribuito alle forze di élite iraniane, che ha ucciso un contractor e ferito altre 6 persone. L’intelligence Usa ritiene che il drone fosse di origine iraniana. “Sotto la direzione del presidente Biden, ho autorizzato le forze del comando centrale degli Stati Uniti a condurre attacchi aerei di precisione stasera nella Siria orientale contro strutture utilizzate da gruppi affiliati al Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche dell’Iran (Irgc)”, ha dichiarato il segretario alla Difesa Lloyd J. Austin III. “Gli attacchi aerei sono stati condotti in risposta all’attacco di oggi, nonché a una serie di recenti attacchi contro le forze della coalizione in Siria da parte di gruppi affiliati all’Irgc”. “Come ha chiarito il presidente Biden, prenderemo tutte le misure necessarie per difendere il nostro popolo e risponderemo sempre in un momento e in un luogo a nostra scelta”, ha affermato il segretario Austin. “Nessun gruppo colpirà impunemente le nostre truppe”.
MOSCA – ‘L’ Ucraina dovrebbe soppesare le conseguenze dell’uso di proiettili all’uranio impoverito” forniti dall’Occidente e decidere se vuole “aprire il vaso di Pandora”: lo ha detto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev in un’intervista ai media russi e agli utenti di VKontakte, secondo quanto riporta la Tass. “Penso che al momento le persone che rimangono ancora nello Stato dell’Ucraina dovrebbero riflettere sulla questione se vogliono che tali armi vengano utilizzate. Sono loro che stanno aprendo il vaso di Pandora. Sono loro che lo fanno, non viceversa”, ha detto.
KIEV – Intanto l’attore-presidente Zelensky continua la sua propaganda e, intervenendo in video al Consiglio Ue in corso a Bruxelles, ha espresso l’intenzione di organizzare un vertice sul piano di pace proposto da lui. Ignorando, ovviamente, quello proposto dalla Cina. Lo riferiscono fonti diplomatiche europee, aggiungendo che il capo di Stato ucraino avrebbe voluto che si tenesse a Kiev, ma per ragioni di sicurezza, ha chiesto che il summit si svolgesse in una delle capitali europee.