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Europa pandemia si diffonde a ritmo elevato, contagi in aumento, morti costanti, vaccini non bastano

L’Europa ha lanciato una campagna sfrenata di vaccinazioni atappeto in tuttimiPaesi, ma nonostante i molti soldi (anche nostri) spesi i risultati sono pessimi ovunque. In Germania, Francia, Italia, portogallo, Austria contagi e morti sono aumentati in modo esponenziale senza che i governi vaccinatori ad oltranza abbiano potuto porvi un freno. Neppure l’Italia dei vaccini e dei green pass, della lotta ad oltranza, quasi una persecuzione, contro no vax e no green pass, riesce a venir fuori da una situazione complicata, che sta preoccupando il ministro Speranza. Sebbene alcuni paesi europei cerchino di dare l’impressione di essere tornati alla normalità, per dare respiro all’economia in sofferenza, la battaglia non è finita.

FRANCIA – La Francia ammette di essere in preda alla quinta ondata con 20.000 nuovi casi registrati, il 60% in più rispetto a una settimana fa. L’invito alla vaccinazione da parte delle autorità è senza sosta. “Gli appuntamenti per la prima vaccinazione sono aumentati del 20%, il che è significativo e ovviamente è un elemento estremamente importante, poiché sappiamo che ci sono ancora diversi milioni di francesi che non sono al riparo dal virus”: ha dichiarato Gabriel Attal, portavoce del governo di Parigi.

PORTOGALLO nel ciclone – Nonostante l’alto tasso di vaccinazione del Portogallo (pari all’86%) i ricoveri ospedalieri sono in aumento e gli esperti sanitari affermano che non c’è tempo da perdere per fermare la diffusione del coronavirus prima dell’inverno e delle festività natalizie. Il governo ha anticipato la riunione del comitato sanitario nazionale per far fronte alla situazione. Scendono in campo anche i rappresentanti de medici come Gustavo Tato Borges che sottolinea l’importanza dell’uso della mascherina negli spazi chiusi. ” Questo è fondamentale – dice Borges -. Dovrebbero esserci anche restrizioni in base agli spazi chiusi, in base alla alla situazione dello spazio che si occupa. Inoltre, i test rapidi dovrebbero essere di nuovo gratuiti nelle farmacie”.

SLOVENIA – autotest degli scolari. In Slovenia si insegnano ai più giovani i gesti che servono e lo si fa come un gioco: l’autotest obbligatorio degli scolari che non sono stati vaccinati è ora richiesto tre volte a settimana, lo si considera una misura urgente per mantenere le scuole aperte in mezzo all’ondata di infezioni.

AUSTRIA – nuovo blocco generale. Nuovo blocco generale negli Stati dell’Alta Austria e di Salisburgo a far data da lunedì prossimo.A causa dell’andamento della pandemia, il provvedimento varrà per tutta la popolazione e non solo per i non vaccinati. Gli Stati confinanti con la Baviera hanno il più alto tasso di nuove infezioni, avendo raggiunto il massimo storico di 15.145.

GERMANIA – La Germania si sta avviando ”verso una grave emergenza” per il covid e verso “un Natale davvero terribile”. Mentre nel paese è allarme per l’affollamento delle terapie intensive, il Land della Sassonia starebbe valutando un lockdown generale. Ill direttore del Robert Koch Institute (Rki), Lothar Wieler, oggi ha confermato 65.371 nuovi casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, il dato più alto dall’inizio della pandemia.

SPAGNA – Sale a 82 casi ogni 100mila abitanti negli ultimi 14 giorni l’incidenza del Covid-19 in Spagna. La comunità con il più alto tasso di casi è quella di Navarra, seguita dai Paesi Baschi e dalla Aragona. A essere maggiormente contagiati sono ora i bambini che hanno meno di 11 anni e per i quali non sono ancora stati autorizzati i vaccini. El Paìs ha segnalato, nei giorni scorsi, il caso della comunità valenciana, dove sono stati superati i mille contagi da Covid per la prima volta dal 30 agosto. Si tratta di 1.164 casi, come riferito dal ministero della Salute, e un morto.

Come si può rilevare la situazione non è allegra, quasi dappertutto le Autorità sembrano impotenti a frenare il contagio e la Ue più che moltiplicare gli interventi per le vaccinazioni in Europa e nei Paesi poveri, come chiede insistentemente Papa Francesco, non può fare. Se però, invece di accedere alle offerte sempre crescenti (e sempre più costose) di distribuzione dei vaccini da parte delle industrie farmaceutiche produttrici, si fosse pensato prima a produrre e distribuire antivirali e pillole anticovid, che sono efficaci per la cura dei malati ai primi sintomi di Covid-19, forse la situazione adesso sarebbe diversa e avremmo risparmiato tante morti, soprattutto nel primo periodo della pandemia. La colonna infinita dei camion militari carichi di bare a Bergamo ne è stata un’eloquente conferma.

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