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Kiev: abbattuti 22 droni russi su Odessa. Zelensky esalta successi della sua controffensiva

KIEV – Le forze armate ucraine hanno abbattuto 22 droni russi nelle regioni meridionali del paese. Lo ha comunicato l’aviazione di Kiev, precisando che si tratta di Shahed-136/131 che sono stati distrutti nelle zona di Odessa. In totale nella notte sono stati lanciati 25 droni d’attacco nel sud dell’Ucraina.

Le forze ucraine hanno rotto la prima linea di difesa russa nei pressi di Zaporizhzhia e adesso si trovano prima della seconda fortificazione di Mosca. Lo ha dichiarato il comandante del Gruppo di forze operative e strategiche di Tavria, Alexander Tarnavsky, in un’intervista al Guardian. Secondo Tarnavsky la Russia non credeva che l’esercito di Kiev andasse tanto in profondità, per questo ha dedicato il 60% del suo tempo e delle sue risorse alla costruzione della prima linea difensiva e solo il 20% ciascuno alla seconda e alla terza linea. “Stiamo completando la distruzione delle unità nemiche che forniscono copertura alla ritirata delle truppe russe dietro la loro seconda linea difensiva” ha aggiunto il generale. Le forze ucraine hanno impiegato molto tempo a causa di un vasto campo minato che ha costretto i genieri di Kiev a lavorare a fondo per trovare una via libera.

Volodymyr Zelensky rivendica il successo della controffensiva delle forze di Kiev. Che, ha spiegato, “stanno andando avanti”, nel recuperare porzioni di territorio occupate dalla Russia, malgrado quello che tutti dicono. “Ci stiamo muovendo”, ha scritto su Twitter. Confermando quanto annunciato dalle forze ucraine, di aver rotto la prima linea di difesa russa a sud.

Kiev è in grado di colpire obiettivi in territorio russo a 1.500 chilometri di distanza con armi proprie. Lo ha assicurato il segretario del Consiglio nazionale di sicurezza e difesa ucraino, Olexiy Danilov, parlando con la radio nazionale. “L’origine delle armi utilizzate contro il territorio della Federazione russa è ucraina – ha rivendicato – Ci sono due aree che sono state sviluppate per un certo periodo di tempo: il programma missilistico, approvato nel 2020 per creare i nostri missili, e l’uso di veicoli aerei senza pilota, che oggi sono molto potenti, con il coinvolgimento di un gran numero di aziende private. Tutto questo porterà i suoi risultati, dato che non attacchiamo obiettivi civili della Federazione Russa – scuole, asili – come fa lo Stato terrorista. Attacchiamo fabbriche o impianti di produzione militare – i componenti che uccidono i nostri bambini. Dobbiamo porre fine a tutto questo”.

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