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Migranti: Patto Ue sulle migrazioni. Qualche progresso fra i 27, ma l’accordo è ancora lontano

BRUXELLES – Al Comitato dei 27 rappresentanti permanenti presso l’Unione Europea è stato nuovamente affrontato il tema spinoso del nuovo Patto sull’immigrazione con un focus particolare sul bilanciamento tra “solidarietà e responsabilità”, specie per quanto riguarda il Regolamento Procedure d’Asilo e il Regolamento Gestione Asilo e Migrazione. La Presidenza svedese – stando a quanto riportano fonti diplomatiche del gruppo Med5 – ha presentato un testo di sintesi che “segna un primo, significativo riconoscimento” delle esigenze sulle “procedure di frontiera” per gli Stati di primo ingresso.

Tra le richieste avanzate nella lettera, l’invito alla Commissione europea a “preparare senza indugi” un regolamento che “proroghi le misure preventive per i quattro prodotti fino alla fine di quest’anno”. Quanto al pacchetto di aiuti, che avrebbe dovuto essere approvato la scorsa settimana, i ministri ritengono che “la Pac (politica agricola comune, ndr) e i bilanci nazionali siano insufficienti” e esortano esecutivo comunitario a “mobilitare fondi aggiuntivi”.Nella lettera poi si sottolinea come il divieto di importazione introdotto “non riguardi le merci importate sulla base di contratti conclusi prima dell’entrata in vigore del presente regolamento”, cosa che può “dar luogo a numerosi abusi”. I titolari dell’Agricoltura chiedono quindi di “trovare urgentemente una soluzione legalmente vincolante e correggere l’accordo”.

Nei giorni scorsi, tredici Stati membri, tra cui Francia e Germania, hanno scritto alla Commissione esprimendo “seria preoccupazione per le misure varate senza consultare gli Stati membri” perché “comportano un trattamento differenziato nel mercato interno” e hanno chiesto un chiarimento sui criteri adottati per determinare l’ammontare del pacchetto di aiuti agli agricoltori e su quelli impiegati per distribuirli tra gli Stati membri.

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