La Comunità scientifica inizia a dubitare della strategia della vaccinazione a raffica, tanto che alcuni virologi, immunologi ed altri esperti ritengono non necessario imporre l’inoculazione dei vaccini con dosi troppo ravvicinate, da Ricciardi a Bassetti, da Galli a Crisanti . Anche l’Ema, l’Agenzia europea del farmaco, manifesta preoccupazioni per vaccinazioni ripetute in un lasso di tempo breve. Nessuno sa, davvero, cosa accadrà fra qualche anno dopo aver bombardato in maniera così massiccia il sistema immunitario.
Non si possono vaccinare 50 milioni di persone ogni 4 mesi, avverte, nel corso della trasmissione Otto e mezzo, il professor Andrea Crisanti. Che esprime così i propri dubbi sulla reale efficacia degli attuali vaccini contro il Covid, soffermandosi, in particolare, sui vaccini mRna. Il problema è strutturale, è legato alla formulazione di questi vaccini che inducono un’immunità di 4-5 mesi – prosegue Crisanti. – Non si possono vaccinare 50 milioni di persone ogni 4 mesi. Aggiorniamo pure il vaccino, è una scelta tattica, ma dal punto di vista strategico bisogna pensare a vaccini strutturalmente diversi”.
Siamo davanti a una realtà diversa, quasi un virus diverso: bisogna riaggiustare il tiro – conferma, ospite di ‘Cartabianca‘, il professor Massimo Galli. che non può certo definirsi un no Vax. – In Israele stanno facendo la quarta dose, aspettiamo i dati. Ma non è una strategia sostenibile vaccinarsi ogni 3-4 mesi con il solito vaccino, non è una strategia nemmeno praticabile.
Esprime forti dubbi anche Marco Cavaleri, responsabile per i vaccini dell’Ema, durante un briefing video con la stampa in collegamento da Amsterdam, dove l’agenzia ha sede. Non abbiamo ancora visto i dati sulla quarta dose di vaccino anti-Covid. Siamo abbastanza preoccupati per una strategia che preveda vaccinazioni ripetute in un lasso di tempo breve . Non possiamo continuare a dare dosi di richiamo ogni tre o quattro mesi.
Anche l’infettivologo Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova, ieri mattina, aveva invitato il governo a cambiare passo e ad adeguarsi al modello spagnolo deciso da Sanchez considerando conclusa la pandemia e valutando che, di fatto, si è trasformata in un’endemia, in una semplice influenza.