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Strasburgo: Cedu bastona i pensionati italiani (niente perequazione) e premia i clandestini respinti dall’Italia, accordando loro un risarcimento

STRASBURGO – Un’altra clamorosa decisione della Cedu, la Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo, che ormai persevera nelle sue dichiarazioni a senso unico, a favore dei dettami delle sinistre. Abbiamo già ricordato come a suo tempo questo tribunale si sia distinto per aver condannato lo Stato italiano e i suoi poliziotti per i fatti del G8 di Genova, dando ragione a chi aveva messo a ferro e fuoco la città. In altra occasione, chiamata a decidere sui ricorsi dei pensionati bastonati ingiustamente dallo Stato con la riduzione sensibile della perequazione, aveva dato ragione agli allora governi del presidente Napolitano, interpretando a loro favore le norme in vigore. Una linea a senso unico, pare.

Adesso si esibisce in un fantastico tris condannando l’Italia a risarcire 4 clandestini tunisini espulsi perché entrati irregolarmente nel territorio italiano, sbarcati a Lampedusa. La CEDU ha infatti obbligato, dopo 6 anni, il governo italiano a risarcire quattro tunisini arrivati nel 2017 (governo Gentiloni) e successivamente espulsi. I quattro migranti tunisini erano stati soccorsi in mare e portati sull’isola di Lampedusa, inseriti in strutture simili a centri per l’identificazione dei migranti, la registrazione e le interviste. Lo riferisce la testata http://schengenvisainfo.com.

La Cedu ha evidenziato che i migranti che hanno soggiornato in questi luoghi per dieci giorni, secondo quanto riferito, sono stati impossibilitati a partire e interagire con le autorità. I migranti tunisini hanno lamentato di aver subito un trattamento disumano e degradante. Successivamente i quattro ricorrenti, oltre ad altri 40 migranti, sono stati portati all’aeroporto dell’isola e poi hanno ricevuto documenti del quale non avevano compreso il contenuto, firmato atti che solo in seguito hanno appreso essere decreti d’espulsione che vietano a questi migranti di rientrare in Italia. I cittadini tunisini hanno, inoltre, sottolineato che erano evidenti la scarsa igiene e lo spazio limitato presso l’hotspot di Lampedusa. La struttura era circondata da diverse barriere come sbarre, recinzioni e cancelli, facendo sentire i migranti privati della loro libertà. Il tribunale ha ordinato all’Italia di pagare a ciascun ricorrente 8.500 euro per i danni causati e 4.000 euro per i costi e le spese, poiché questi non hanno potuto appellarsi contro le decisioni delle autorità italiane nel 2017.

L’organizzazione italiana, “Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione”, ha rivelato che i provvedimenti di espulsione contro i tunisini arrivati in Italia sono aumentati tra novembre 2020 e gennaio 2021, evidenziando che i cittadini tunisini rappresentano l’80,5 % dei cittadini stranieri che transitano attraverso i CPR in Italia, ritenuti da molti Centri di detenzione e rimpatrio. A circa il 75,5 % dei cittadini stranieri è stato ordinato di rientrare in patria dall’Italia.

L’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, Frontex, ha recentemente sottolineato che la rotta del Mediterraneo centrale, che include direttamente l’Italia, ha registrato il maggior numero di valichi di frontiera a gennaio e febbraio 2023. In particolare, il numero di arrivi sulla rotta del Mediterraneo centrale è aumentato del 119 % rispetto al primo bimestre del 2022, raggiungendo un totale di 28.130 attraversamenti illegali delle frontiere, di cui 11.951 registrati nel solo mese di gennaio. Due attraversamenti di frontiera irregolari su cinque registrati durante questo periodo si trovavano sulla rotta del Mediterraneo centrale, che è rimasta la più attiva per le nazionalità della Costa d’Avorio, della Guinea e del Pakistan. Allo stesso modo, il confine orientale registra un aumento dei valichi di frontiera all’inizio dell’anno, con aumenti del 145%. La maggior parte degli arrivi su questa rotta è stata registrata da Ucraina, Iran e Iraq.

Nonostante questa situazione d’ crisi per gli arrivi indiscriminati in Italia e in Europa la Cedu non ha trovato di meglio che premiare chi era entrato irregolarmente in Italia e, conseguentemente, in Europa. Félicitations, direbbero Oltralpe, dove ha sede questo tribunale..

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