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Ucraina, la guerra dei droni: tempesta di attacchi sulla Russia. Ma la controffensiva langue, soldati di Zelensky morti a migliaia

KIEV – Zelensky, con perfetta lingua biforcuta e perseverando nell’atteggiamento bellicoso sostenuto da Biden e dalla Nato, dopo aver proposto trattative per la Crimea, scatena un forte attacco di droni su Mosca. Attacchi, abbattimenti e chiusure di spazi aerei sono stati segnalati da Mosca in almeno sette regioni compresa quella della capitale. Colpito l’aeroporto di Pskov, non lontano dal confine con l’Estonia: quattro aerei da trasporto strategico sono stati danneggiati. Gli attacchi forsennati di Zelensky continuano a minacciare il territorio della Russia: il ministero della Difesa ha affermato che due droni ucraini sono stati abbattuti nella notte sulla regione di Tula, a 180 chilometri da Mosca. Il governatore della regione di confine di Bryansk, Alexnder Bogomaz, ha dichiarato che le bombe di Kiev hanno provocato morti – tra cui un bambino – sul villaggio di Klimovo.

La reazione di Putin all’aggressione non si è fatta attendere. Attaccata nella notte la capitale ucraina Kiev: il bilancio è di almeno due morti e tre feriti, in quello che le autorità locali definiscono il peggior raid sulla città dalla scorsa primavera. Esplosioni anche a Odessa e allarme aereo scattato in molte altre regioni dell’Ucraina. La Russia intanto afferma di aver distrutto quattro navi militari ucraine nel Mar Nero e di aver sventato un attacco di droni marini vicino Sebastopoli.

La controffensiva per liberare l’Ucraina dalla morsa dei russi porta con sé “pile di cadaveri” tra i soldati di Kiev, costretti a fare i conti con le mine e con la resistenza delle forze di Mosca che fanno schizzare alle stelle i morti tra le truppe. La tragica conseguenza di una campagna militare più difficile del previsto, ma alla quale Kiev non è disposta a rinunciare mentre rivendica successi a sud: la bandiera ucraina è tornata a sventolare sulla riva sinistra del Dnipro occupata dai russi, nel Kherson. “Unità ucraine sono sbarcate” nell’area e hanno alzato il vessillo “per sollevare lo spirito delle persone sotto occupazione. E per indicare che la riva sinistra è Ucraina”, ha affermato Nataliya Humenyuk, portavoce delle Forze di difesa del sud. I progressi rivendicati da Kiev giungono a caro prezzo, pagato dai giovani al fronte.

L’ultima testimonianza di questo dramma è del corrispondente della Bbc Quentin Sommerville dalla prima linea a est, dove “il triste compito di contare i morti è diventato una realtà quotidiana”. Una realtà che sembra confermare quanto sostenuto da funzionari statunitensi citati dal New York Times la scorsa settimana, che avevano stimato le perdite tra i militari ucraini in 70.000 morti e circa 120.000 feriti: cifre enormi, considerando che le forze armate sono composte solo da mezzo milione di persone. L’Ucraina non fornisce alcun bilancio ufficiale delle sue vittime in guerra, è un segreto di stato.L’inizio della campagna per violare le difese di occupazione della Russia a giugno “è stata costosa, in particolare per i giovani soldati appena addestrati: morivano a dozzine ogni giorno”, ha raccontato a Sommerville un sergente maggiore impegnato nel Donetsk a giugno.

Durante la notte, le truppe russe hanno bombardato la regione di Zaporizhzhia per 91 volte, prendendo di mira 30 insediamenti, secondo il capo dell’amministrazione militare regionale Yuriy Malashko. Tuttavia è a nord che l’esercito russo sta attualmente concentrando le proprie forze, nelle aree di Lyman e a Kupiansk.

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