Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un punto stampa alla base Nato lettone di Adazi, insieme ai premier di Lettonia, Canada e Spagna, Arturs Krisjanis, Justin Trudeau e Pedro Sanchez fa il punto della situazione in Ucraina. “La nostra presenza qui in Lettonia invia un messaggio inconfondibile di unità e determinazione”, ha aggiunto Stoltenberg, accogliendo l’impegno degli alleati, “inclusi Canada, Spagna e Usa”, a schierare “centinaia di truppe in più” ad Adazi. “La guerra del presidente Putin all’Ucraina – ha sottolineato il segretario generale – ha sconvolto la pace in Europa e l’ordine internazionale, e continua ad avere un impatto devastante sul popolo ucraino”, ma “Putin ha seriamente sottovalutato l’Ucraina” e “ha seriamente sottovalutato la forza e l’unità della Nato e dei nostri amici e partner in tutto il mondo”, ha proseguito.
“Abbiamo la responsabilità di garantire che il conflitto non si intensifichi e non si diffonda oltre l’Ucraina, che sarebbe ancora più pericoloso distruttivo e ancora più mortale. La situazione porterebbe a una spirale fuori controllo”. Ha ribadito Stoltenberg. “Per assicurarsi che non ci sia spazio per errori di calcolo a Mosca, la Nato ha rafforzato in modo significativo la presenza nella parte orientale della nostra alleanza”, ha anche segnalato Stoltenberg. “Abbiamo 130 jet in allerta alta, oltre a 200 imbarcazioni nell’estremo nord” e “migliaia di soldati nella regione, incluso il gruppo di battaglia multinazionale della Nato”, ha sottolineato. “Proteggeremo ogni centimetro della Lettonia e proteggeremo ogni centimetro di tutto il territorio alleato”. Ma, nonostante questo spiegamento sospetto di forze, il segretario afferma che la Nato non vuole la guerra con la Russia.