FIRENZE – Nel 2015, quando l’esercito ucraino entrò nel Donbass, uno dei pochi testimoni che riuscì a entrare in quei territori fu Vauro, il vignettista italiano, che raccontò con dovizia quanto compiuto dall’esercito dell’ Ucraina, adesso guidata da Zelensky, contro quelle popolazioni. Le dichiarazioni sono riprese dal resoconto che ne fece il giornale online vita.it il 10 febbraio 2015. http://www.vita.it/it/article/2015/02/10/vauro-in-ucraina-e-in-atto-una-pulizia-etnica/129393/
Ecco una sintesi delle dichiarazioni di Vauro: “C’è una situazione umanitaria disastrosa. Molte città e villaggi sono in parte spopolati. Buona parte dei profughi va verso la Russia e questo la dice lunga su chi siano i liberatori. A rimanere sono quelli che non possono fuggire. Si tratta di anziani, disabili o persone in estrema povertà. È inverno, con temperature di 20 gradi sotto zero. Mancano elettricità e acqua. Ho visto portare l’acqua potabile con le autocisterne in quartieri bombardati e semi distrutti. Una cosa commovente: l’autista del camion era un anziano veterano della seconda guerra mondiale con addosso ancora la divisa dell’armata rossa. È impossibile, andando lì, non cogliere il fatto che c’è un chiaro disegno da parte di Kiev: la pulizia etnica. Quando si colpiscono i centri nevralgici della vita di una comunità con questa protervia il motivo può essere solo quello. Radono al suolo scuole, ospedali, fabbriche, centrali elettriche”.
E ancora, a proposito dell’esercito e del regime ucraino, appoggiato dagli Usa: ” Il saluto con cui si rivolgono tra loro i cosacchi è il pugno chiuso accompagnato dalla frase “¡No pasarán!”. Questo perché dall’altra parte ci sono divisioni dell’esercito che addosso simboli delle SS tedesche. I battaglioni della guardia nazionale ucraina sono apertamente nazisti. A Kiev si ergono monumenti ad un criminale nazista come Stepan Bandera”.
I filmati delle due interviste di Giulietto Chiesa al vignettista toscano sono illuminanti sulla situazione di allora (link sottostante). Ma nessuno in Europa si rivoltò contro l’Ucraina, nessuno mandò armi ai resistenti del Donbass, nessun presidente americano scatenò una campagna contro il governo di Kiev, né la Nato ammassò truppe ai confini di quella zona. Il politicamente corretto imperava anche allora, Ecco il link alle interviste https://vaurosenesi.it/2015/01/20/ucraina-ecco-quello-che-ho-visto-nel-donbass-il-racconto-di-vauro-a-giulietto-chiesa-pandora-tv-video/