Rinnovare le Istituzioni

Ucraina: Zelensky rifiuta negoziati e attacca ancora il G20. Il partito di Putin avanti nelle elezioni in 4 regioni annesse

KIEV – Zelensky reagisce nuovamente in modo furioso contro le conclusioni del G20 che non hanno condannato espressamente l’aggressione russa e conferma le sue intenzioni bellicose di voler vincere sul campo grazie agli aiuti degli alleati. E affida queste intenzioni al suo portavoce.
“Smettetela di assecondare i mostri. Smettetela di flirtare con i maniaci ignorando le loro vere intenzioni. Smettetela di pensare che sia possibile negoziare con la Russia e che sia importante. La decisione sulla Russia deve ancora essere presa: isolamento geopolitico, status di terrorista, sospensione dell’appartenenza a organizzazioni globali, mandati di arresto individuali per alti funzionari. E, soprattutto, la sconfitta nella guerra seguita dalla trasformazione interna”. Lo afferma su X Mykhailo Podolyak, capo consigliere del presidente ucraino Zelensky.

BIDEN – Biden dal canto suo conferma il sostegno e gli aiuti militari al presidente attore e, (excusatio non petita, accusatio manifesta), nega di voler colpire la Cina dopo aver annientato Putin e indebolito l’Europa attraverso la guerra per procura fatta a spese degli ucraini. “Non voglio contenere la Cina, voglio essere sicuro che abbiamo un rapporto con la Cina”. Lo afferma il presidente Joe Biden nel corso della sua conferenza stampa a Hanoi. “Il presidente Xi sta incontrando delle difficoltà economiche, voglio il successo della Cina in base e nel rispetto delle regole”, aggiunge Biden.

PUTIN – Nel frattempo però le elezioni nei territori ucraini annessi stanno registrando un esito favorevole al partito di Putin, anche se sono dileggiate dal regime ucraino e dai suoi alleati come elezioni farsa. Quelle vere sono soltanto le consultazioni organizzate dalle sinistre, secondo il pensiero dominante. Stando ai risultati parziali, il partito Russia Unita del presidente Vladimir Putin si avvia ad ottenere una vittoria schiacciante nelle elezioni amministrative svoltesi per la prima volta nelle quattro regioni ucraine annesse lo scorso anno. Russia Unita, secondo i dati riferiti dall’agenzia Ria Novosti, si aggiudica l’80% dei voti nella regione di Zaporizhzhia, il 74% in quella di Kherson, il 75% nel Lugansk e il 79% nel Donetsk. Con buona pace di coloro che si autodefiniscono veri democratici.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *