BRUXELLES – Dal giornale online “L’ Antidiplomatico” riprendiamo una notizia accuratamente nascosta dalla Ue e dai mass media statunitensi e occidentali, supinamente schierati pro Zelensky. In previsione del terzo Vertice dei Capi di Stato e di governo dell’Unione Europea (UE) e della Comunità degli Stati dell’America Latina e dei Caraibi (CELAC), che si terrà a Bruxelles il 17 e 18 luglio, i Paesi Celac non sono assolutamente d’accordo per un appoggio incondizionato all’Ucraina, come chiedono von der Leyen e Biden.
La preparazione della dichiarazione del vertice ha generato alcuni inconvenienti tra le due parti, dal momento che i paesi della CELAC rifiutano un’agenda incentrata sull’Ucraina, come proposto dalle nazioni europee ossessionate dal sostegno al regime di Kiev e dal tentativo di distruggere Putin. Evidentemente la Ue, a differenza dei paesi latinoamericani, deve rendere conto a Washington della propria politica estera.
Il mese scorso l’UE ha inviato una proposta di testo per tale dichiarazione in cui includeva diversi paragrafi sul sostegno espresso all’Ucraina, riferendosi alle risoluzioni dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (ONU), come riportato da Euractiv. Oltre alla dichiarazione, un altro fattore che avrebbe causato disagio alla CELAC è stata la ventilata presenza del presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, al vertice, su invito del presidente del governo spagnolo, Pedro Sánchez. “Lui (Pedro Sanchez) mi ha invitato, ma alcuni leader latinoamericani hanno bloccato quell’invito”, ha ammesso Zelensky alla fine di giugno.
All’inizio di luglio la CELAC ha inviato una controproposta, in cui, invece, si afferma che la dichiarazione da adottare durante il vertice deve riferirsi a entrambi i blocchi regionali sostenendo “soluzioni diplomatiche serie e costruttive all’attuale conflitto in Europa”. Aggiungendo che questa soluzione dovrebbe avvenire “con mezzi pacifici” che garantiscano la sovranità e la sicurezza di tutti, nonché “pace, stabilità e sicurezza regionali e internazionali”. “Hanno cancellato tutto sull’Ucraina”, si è lamentato un alto diplomatico europeo, dopo aver visionato la controproposta presentata dalla CELAC. Nel progetto i paesi latinoamericani e caraibici chiedono agli europei “riparazioni” per i danni causati dall’occupazione coloniale.
L’appoggio incondizionato a Zelensky, come si può notare. si riduce ormai ai soli Stati Ue, a Biden e a una parte della Nato. Non proprio una prospettiva entusiasmante per il mediatico presidente, assetato di armi sempre più micidiali per alimentare la sua controffensiva, fino all’agognata vittoria, che col passare del tempo si allontana.