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Immigrazione: la Germania di Scholz mette un freno agli ingressi. In Italia sinistre, Associazioni e Ong l’impediscono

BERLINO – Mentre l’Italia non riesce a frenzre l’arrivo dei clandestini che arrivano via mare attraverso il Mediterraneo, anche per mezzo dei traghetti delle navi Ong e facilitati dalla tendenza all’accoglienza indiscriminata delle sinistre, delle Ong e di molti giudici, la Germania ha impresso una brusca sterzata alle politiche migratorie rispetto alle misure di accoglienza dell’era Merkel. Lo rileva il telegiornale Euronews che, a differenza dei principali media allineati e coperti pro immigrati, ci informa della virata impressa da Scholz nel dopo – Merkel.
La Germania è un Paese di immigrazione. Qui vivono più di tre milioni di rifugiati e richiedenti asilo, più che in qualsiasi altro Paese europeo. I migranti sognano la Germania, attratti dal suo mercato del lavoro e da sussidi generosi. Ma l’anno scorso le richieste di asilo sono aumentate di oltre il 50%. Il sistema di accoglienza è entrato in crisi. L’estrema destra, tra consensi crescenti, accusa il governo di non essere in grado di gestire la crisi dei migranti. In questo contesto il Cancelliere Scholz ha preso la storica decisione di inasprire le misure sull’iTegel, un ex aeroporto che le autorità hanno trasformato in un centro per rifugiati, è il luogo in cui la crisi dei migranti è più visibile. È stato aperto nel 2022, quando ogni giorno a Berlino arrivavano migliaia di rifugiati ucraini. Oggi sono più di un milione in Germania. Tegel è diventato il più grande campo profughi del Paese. Qui vivono circa 5.000 rifugiati e richiedenti asilo. È stato ampliato più volte e ora può ospitare fino a 7.000 persone. Ma non verrà ulteriormente ingrandito.
Quasi 300.000 persone hanno fatto richiesta di asilo in Germania nel 2023, il numero più alto dal 2015, quando la Germania ha accolto oltre un milione di persone, per lo più siriani. L’intero sistema di accoglienza dei profughi è al limite e l’integrazione ne risente. Ma c’è di più. La retorica politica sull’immigrazione si è inasprita dopo la storica vittoria del partito di estrema destra AfD alle elezioni locali dello scorso anno. I controlli alle frontiere con la Polonia, la Svizzera e la Repubblica Ceca sono in vigore da mesi. I sussidi per i richiedenti asilo saranno tagliati. Scoraggiare gli arrivi è la nuova politica. Che anche il governo di destra-centro vorrebbe intraprendere ma incontra le forti resistenze dei volontari che si dedicano all’accoglienza, delle gerarchie ecclesiastiche, delle sinistre e di una parte della magistratura, un’accozzaglia che si dimostra un ostacolo insormontabile.

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