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Lampedusa: ricordati i 368 migranti morti nel naufragio del 3 ottobre 2013, sotto il governo delle sinistre

LAMPEDUSA – Cade oggi il decimo anniversario del naufragio di migranti del 3 ottobre 2013, costato la vita a 368 uomini, donne e bambini. Quella di dieci anni fa fu una delle più gravi catastrofi del Mediterraneo e per non dimenticare quella tragedia è stata istituita per il 3 ottobre la “Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione”. Il momento più toccante delle commemorazioni sarà, come sempre, alle 10:30, la deposizione della corona di fiori in mare. La notte del 3 ottobre di dieci anni fa i naufraghi, somali ed eritrei, erano quasi arrivati a Lampedusa. Di fronte all’isola dei Conigli, per segnalare la loro posizione, incendiarono una coperta. Le fiamme si propagarono subito: 368 i migranti morti, 155 i superstiti.

Sono oltre un milione, precisamente 1.040.938, i migranti arrivati in Italia dal 2013 fino allo scorso 28 settembre 2023. e oltre 28.000 i morti nelle traversate. È quanto emerge confrontando i dati forniti dalle statistiche del Viminale e qjelli forniti dall’Onu nel corso del tempo fin dal 2013, l’anno in cui si verificò il drammatico naufragio di Lampedusa. Era allora in carica il governo di centrosinistra guidato da Enrico Letta, ma nessuno gridò all’assassinio, come hanno fatto le sinistre in occasione dei recenti morti a Cutro, anche in questo caso per un errore di chi stava sui barconi.

Come nessuno protestò e ricorda ormai la strage dei profughi albanesi speronati e affondati (57 morti), il 28 Marzo 1997 dalla nave Sibilla della Marina Militare, nel mare Adriatico, allora centro dell’emigrazione in Italia. Nessuna giuornata è stata decretata per una strage avvenuta sotto un governo di centrosinistra e nessun Papa si recò a depositare una corona di fiori sul luogo della strage.

Era il periodo dell’invasione degli albanesi, il governo Prodi, con Napolitano ministro dell’interno, decretò il blocco navale (si quello per la quale Meloni è stata crocifissa dalle sinistre solo per averlo annunciato). Il 2 aprile 1997 Prodi spiegò in Parlamento: «Il carattere dell’operazione è un’attività volta soprattutto a stroncare la malavita organizzata che gestisce gli espatri». In quei giorni Repubblica titolava: «Blocco navale per fermare gli albanesi». Vero e proprio blocco navale ma per farlo meglio digerire la chiamarono «Operazione di Convincimento» (tipo Opoerazione speciale di Putin in Ucraina) .Il 28 Marzo 1997 nave Sibilla della Marina Militare speronò la fatiscente ex motovedetta militare albanese «Kater i Rades». Era un Venerdì santo: 57 morti 24 dispersi, 81 vittime di cui 31 minorenni sotto i 16 anni Solo 34 sopravvissuti. Ma nessuna incriminazione dei politici responsabili fu promossa al tribunale dei ministri. La magistratura ha perseguito i responsabili militari. Solo Salvini viene sottoposto a processo per aver bloccato (non ammazzato) clandestini che volevano entrare irregolarmente in Italia. Ma questo è il nostro Paese…….

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